Tok Tok

Bio
TOKTOK, piacere! Noi siamo Matej Rodela, Andrej Koruza, Martin Sostarc
TOKTOK è il suono che ascoltiamo quando bussiamo ad una porta. Secondo l'antica usanza che
bussare porti fortuna e ci difenda dal male e risveglia gli spiriti buoni che vivono nel bosco per
aiutarci.
Questo è ciò che abbiamo in mente per i nostri mobili: affidabilità , eco-compatibilità e perché no
un po' di fortuna.
Tutto è cominciato quando Matej ha incontrato Andrej in falegnameria semi abbandonata del
nonno e hanno deciso di produrre mobili e altri prodotti in legno.
Poco dopo anche Martin è saltato a bordo ed è nato TOK TOK.
L'obiettivo è quello di produrre mobili e accessori funzionali in collaborazione con le imprese locali
e artigianali che utilizzano legno sloveno e altri materiali di provenienza locale.

Trobla
Trobla è il progetto che vogliamo presentarvi.
Può sembrarvi piccolo ma questo piccolo amplificatore ha un suono potente.
Trobla è un amplificatore per smartphone capace di creare la perfetta atmosfera in ogni luogo e
soprattutto è il tuo contributo sostenibile al mondo dell’elettronica che ogni anno produce grandi
quanti di rifiuti non riciclabili.
Trobla è completamente realizzato con singoli pezzi di legno.
Kickstarter
Trobla è un progetto interamente finanziato dalla community di Kickstarter , grazie alle donazioni
di persone che credono nei progetti promossi su questa piattaforma, come il nostro e acquistano
un idea ancora prima di un prodotto nell arco di un mese consentendo la raccolta dei fondi
necessari per avviarne la produzione e consentirne quindi la realizzazione.
Domani 17 maggio sapremo se la nostra idea è vincente
Per questo Trobla non è lì da voi adesso ma sarà disponibile a breve.
Ve lo porteremo noi, a partire dalla prossima settimana.


Per ogni informazione sulle opere e sui prezzi si rimanda ai contatti.   

 


Silvia Donini

Bio
Silvia Donini (Ferrara 1965) Donini, a fianco alla pittura, cui si è dedicata nei primi anni della sua
carriera e alla scultura, porta avanti anche progetti di scrittura e attualmente lavora ad un progetto
sull’urbanistica e in ambito teatrale. Interessata al rapporto dell’uomo col proprio habitat
proponendo una ricerca pluri-sensoriale e non solo estetica, pretesto di riflessione a carattere
antropologicosia formale sia concettuale, sulle radici zoologiche della natura umana e sulla nostra
sopravvivenza in un habitat fortemente alterato.
Recensita sia da Vittorio Sgarbi che da Achille Bonitoliva ha esposto in importanti gallerie
internazionali: A Palma de mallorca alla Galleria Ferran Cano, a Trieste alla Galleria Lipanjepuntin
con Acquarium, a Ferrara al Museo Ludovico Ariosto e a Palazzo Massari con Fiction, a Modena
alla Galleria 42 contemporanea con film, a Colonia (Germania) alla Cicognani Gallery, a Trancorso
(Brasile) con la personale Silvia Donini e tra le collettive al Museo civico di Trento, alle fiere di
Roma; Bologna e Torino per la Galleria Lipanjepuntin, a Torino alla Galleria En Plein Air con One
day a time, ai musei civici si Stayr (Austria) con Il corpo assente e di recente a Padova all’Ex
Macello con Il tropico del Corvo

Ciciarampa
Fil di ferro colorato

La percezione delle cose è alterata dal nostro stato d’animo. Le paure sconfitte si fanno piccole e il
mostro immaginario del ciciarampa che ostacola la realizzazione del nostro più intimo se, da
mostro alato a metà tra drago e cervo si fa docile e mansueto alla nostra vista. Cerbiatto? Piccolo
lupo? Non importa, ora sono serena perché ho capito chi sono, se non altro cosa voglio.


Per ogni informazione sulle opere e sui prezzi si rimanda ai contatti.  


Riccardo Furini

Bio
Riccardo Furini Ferrara (1968 ). Si laurea in architettura a Venezia e coltivando in parallelo la sua
passione per la pittura. Le sue tele rappresentano lo spazio dove l’artista evoca le geometrie del
suo lavoro. Riccardo utilizza prevalentemente la memoria spontanea: la sollecita con il pennello, la
rincorre tra le tracce, per riconquistare tempi, percezioni e affezioni.
Nelle sua tele rappresentare I'intuizione oltre l’immagine osservata attentamente nelle linee e nelle
forme per essere restituita con rapidità e impulsività, ma anche sospensione e indugio.
Per entrare in comunicazione con i quadri, lo spettatore deve, ironico come I'artista, far scivolare lo
sguardo con i tempi di un gioco.
Tra le varie espone a Ferrara alla Delizia di Belriguardo, a Casa Cini con Colori e Forme del
Brasile e Passaggi, da Zuni Art con Soleforme, da la Bisarca 77 con Om, allo Spazio Appeso con
La Fernanda e alla Galleria MLB-HOME GALLERY , a Benevento ad Art’s Events, A Bologna alla
Galleria Farini

Giochiamo a sottomondo
Con
Acrilico su tela
St-05.2013 50x50, War 100x70, VV 100x70, Fuori Casa 80x60, Don task why 120x100,
Notte Bianca 150x100, Ballerina 150x90, Nebbia 40x30, Testa 94x74, Traccie 90x70

Le mosse e i tempi di un gioco, una partita a carte? o a scacchi? Poco importa se a comandare, e
soprattutto a vincere sono comunque le donne: la notte bianca e la ballerina qui interpretano le
regine: quella delle rose rosse quella delle rose bianche.
Una partita giocata con cromie che cercano di perdersi (o vincersi?) con quelle dello lo spazio e
con le luci che fanno da alfieri (o fanti?)
Anche Alice d’altro canto continua a chiedersi chi è.

Per ogni informazione sulle opere e sui prezzi si rimanda ai contatti.  


 Ballerina
 Notte Bianca
 VV
War

 Testa
Traccie
Don't ask why
 Fuori casa

Angioletta De Nitto


Bio
Angioletta De Nitto (Brindisi 1963) da una ricerca artistica in un ambito strettamente figurativo,
con connotazioni iperrealistiche evolve in una produzione astratta e simbolica rappresentata negli
ultimi anni da temi emblematici con biglie UNO DI NOI , VICENDE e MEDUSE COSMICHE
(anime spaziali) intese come trasposizione simbolica nel campo spaziale di frammenti luce-colore,
fino a BIG LIE (OR NOT)?, metafora di un microcosmo ontologico dotato di un proprio nome e di
singolare temperamento, di un tegumento umorale unico e irripetibile, perseguendo un percorso
teso al superamento dei limiti della tridimensionalità,
Partecipa attivamente alla vita artistica nazionale ed internazionale con mostre personali e
partecipazioni collaborando con sia alcune gallerie nel territorio locale che con prestigiose gallerie
d’arte. Espone a Stoccolma per la Galleria Overkikaren, a Bari alla Galleria “Formaquattro Bari”
con BIG LIE (OR NOT)? e con naturART PARTY - Artisti al verde , a Genova sullo yacht Gianetti
Star al 49º Salone Nautico con MEDUSE COSMICHE, a Creta alla National Pinacoteque in
Gergeri/Rouvas, a Bologna alla Galleria Farini Concept con the Art Project Garling Sky con ARTE
a PALAZZO, a Milano a Palazzo Fantuzzi con Biglie di Angioletta De Nitto, allo Spazio Mediaset di
Milano, a Roma alla Galleria Il Collezionista per il 3° Concorso Internazionale, Roma Arte 2000: I
Migliori Artisti del Giubileo.

Cantastorie
Occhi di cielo


Olio su tela 80x80. Plastica
Due lavori in cui alla volontà figurativo iperrealista dell’ artista si contrappone l’impiego di
un corpo estraneo alla tela che proietta questi lavori in una dimensione tutt’altro che reale,
invitando l’osservatore a trovare un suo punto di vista ideale e suggerendone una
percezione onirica.



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 Il cantastorie


Occhi di cielo



Massimo Costoli


 

Bio
Massimo Costoli (Reggio Emilia 1968) Fotografo di moda e still life, collabora con le più importanti testate internazionali
e cura parallelamente la propria personale ricerca artistica manifestando particolare sensibilità nei confronti della Natura e della Materia che cerca di enfatizzare sia attraverso la tecnica di scatto istantanea e senza alcuna preparazione che con l’impiego di speciali supporti sui quali imprime le sue immagini. Alluminio, lamiera arrugginita, tela, sabbia sono coinvolti nel processo di stampa la quale diventa a sua volta elemento d´arte.
Espone a Londra come sponsor di Max Mara e in numerose personali, Palazzo Magnani a Reggio Emilia, Galleria Art Inside di Città della Pieve con "Danza per un corpo a Grosseto con Primal Energy 2011, a Savona per "Armonia Discors Studio Lucio Fontana e Galleria Eleutheroscon  "Danza per un corpo libero"  e in collettiva Costoli+Conserva  a Parigi per Mois de la Photo, A Bologna per  Galleria Selective Art Gallery con "Bologna batte Berlino" e per Galleria Oltredimore con "Danza per un corpo libero" , a Roma per  ARTO´Art Fair in Open City

A mano a mano
Stampe su alluminio 40x40

Le immagini e la tecnica impiegata suggeriscono le modalità di percezione dell’opera suscettibile di mutazioni cromatiche al variare della luce diretta nell’arco delle ore della giornata nonché delle ombre e delle incursioni casuali di queste ultime soltanto durante l’esposizione all’ illuminazione artificiale nelle ore notturne. Ogni ora, ogni sguardo, lo spazio intorno abitato da luci e figure in movimento restituiscono un istantanea diversa, rendendo vano ogni tentativo di fissare l’immagine se non con il battere d’occhio.


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